Chi può chiedere i certificati
Il certificato di residenza e di stato di famiglia possono essere rilasciati a chiunque abbia titolo a fare richiesta (art. 33, comma 1, DPR 223/1985). Gli altri certificati possono essere rilasciati solamente se non vi ostano particolari motivi (art. 33, comma 2, DPR 223/1985).
Come richiedere i certificati
E’ possibile ottenere un certificato anagrafico o di stato civile nelle seguenti modalità:
Certificati anagrafici
Sono certificati anagrafici :
- Residenza;
- Stato di famiglia;
- Stato civile;
- Stato libero;
- Cittadinanza;
- Esistenza in vita;
- Matrimonio anagrafico;
- Nascita anagrafico;
- Morte anagrafico;
- Unione civile anagrafico;
- Stato di famiglia (per iscritto in convivenza anagrafica);
- Residenza storico;
- Cittadinanza storico;
- Residenza AIRE;
- Stato di famiglia AIRE;
I certificati anagrafici hanno validità sei mesi.
Qualora contengano dati non soggetti a variazione hanno una validità illimitata (ad esempio il certificato di nascita anagrafico).
Certificati di Stato Civile
Sono certificati di stato civile:
- Certificato di morte;
- Certificato di matrimonio;
- Certificato di nascita;
- Estratto per riassunto dell’atto di nascita;
- Estratto per riassunto dell’atto di matrimonio;
- Estratto per riassunto dell’atto di morte.
Autocertificazione
Tutti i certificati anagrafici possono essere sostituiti dall'autocertificazione, cioè da un'autodichiarazione scritta e firmata direttamente dal cittadino, che ha la stessa validità del certificato anagrafico.
Non è perciò necessario recarsi presso gli Uffici di Anagrafe per validare l’autocertificazione.
Se il certificato è richiesto da una Pubblica Amministrazione o da un gestore di pubblico servizio (scuola, sanità, poste, trasporti, energia elettrica, ...) è obbligatorio l'uso dell'autocertificazione.
Anche i privati (banche, assicurazioni, patronati, professionisti, ecc.) sono obbligati ad accettare le autocertificazioni (Legge n. 120/2020 -noto come Decreto Semplificazioni).
Quanto costa
I certificati anagrafici sono soggetti diritti di segreteria di € 0,52 e ad imposta di bollo da € 16,00.
Chi ritiene di avere diritto ad una esenzione, ha sempre l’obbligo di dichiarare la norma che la prevede. Per tale motivo i certificati anagrafici esenti da bollo, devono riportare l’esatta indicazione della norma che ne giustifica l’uso.
L'utilizzo di certificati rilasciati in esenzione da bolli e spese per fini diversi da quelli indicati sul certificato è una violazione della normativa fiscale vigente.